Non sappiamo quanto meditata, ma la decisione di procedere contro chi ha danneggiato “l`immagine del Consorzio Parmigiano Reggiano” è davvero opportuna e costituisce il primo successo di Coldiretti per la tutela degli allevatori, dei consumatori, del Parmigiano, della sua immagine e quindi del Paese. E’ quanto affermano Coldiretti Emilia Romagna e Coldiretti Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna, in merito alla decisione del Consorzio del Parmigiano Reggiano “di applicare tutte le tutele di legge… nei confronti di quanti ne hanno leso e ne ledono l’onorabilità e l’immagine”.
Quanto da noi denunciato – l’arresto di Riccardo Deserti direttore del Consorzio Parmigiano Reggiano, l’ammissione del Presidente del Consorzio Alai di essere stato a capo della cooperativa Itaca che tramite varie scatole è azionista della società ungherese Magyar (produce similgrana che fa concorrenza al re del formaggi che il consorzio dovrebbe tutelare) – comincia a produrre i suoi frutti, scrive Coldiretti.
Non fosse per l’amarezza che deriva dal veder il nostro più prestigioso formaggio trascinato per vicoli angusti e maleodoranti – afferma Coldiretti – alla decisione del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di “applicare le tutele di legge…nei confronti di quanti ne hanno leso e ne ledono l’onorabilità e l’immagine”, verrebbe da dire: “Magnifico!!! Finalmente!!!”
Infatti, sia pure dolorosamente – sostiene Coldiretti – dobbiamo ammettere, ahimé, che solo la lama affilata della magistratura, grazie a Dio, ultimo ed unico potere diffuso e indipendente in questa nostra regione, è in grado di sciogliere la vischiosità di certi vertici economici.