10 Marzo 2010
ELEZIONI: INCONTRO COLDIRETTI/ANNA MARIA BERNINI

Il 97% dei cittadini dell’Emilia Romagna ritiene che il settore agricolo abbia un ruolo “importante” nell’economia regionale. E’ quanto risulta da una indagine della società di ricerche Swg, svolta per conto di Coldiretti tra i cittadini emiliano romagnoli, e presentata oggi in un incontro con la candidata alla presidenza della Regione, on. Anna Maria Bernini.
Come già avvenuto nel confronto con Il presidente Vasco Errani, Coldiretti ha presentato alla candidata di centro-destra il proprio progetto per l’economia e la società regionale, incentrato su una forte alleanza tra produttori agricoli e consumatori, basata sulla sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle qualità e delle tipicità del territorio.
Secondo quanto emerso dall’indagine Coldiretti/Swg l’agricoltura per il 55% dei cittadini dell’Emilia Romagna significa “produzione sicura e di qualità”, per il 51% significa “produzione di alimenti che fanno l’immagine dell’Italia all’estero”; per il 28% vuol dire “salvaguardia delle tradizioni locali” e per il 25% “difesa del territorio e dell’ambiente”. All’interno del ruolo generale dell’agricoltura emerge proprio l’attività di Coldiretti, conosciuta dal 94% cittadini, l’82% dei quali giudica positivo il lavoro svolto dall’organizzazione.
I cittadini dell’Emilia Romagna, secondo la ricerca, sono particolarmente attenti ai mercati di Campagna Amica, farmer’s market dove è possibile acquistare prodotti agricoli direttamente dai produttori. Il 70% dei cittadini emiliano romagnoli ne ha sentito parlare (contro il 50% a livello italiano) e il 33% vi ha fatto i propri acquisti (contro una media nazionale del 25%). E’ la conferma della capacità dei mercati di Campagna Amica di dare risposte alle esigenze dei consumatori per gli acquisti alimentari. La conferma viene dalla valutazione positiva che il 94% degli intervistati dà all’iniziativa di portare i prodotti agricoli dalla campagna alle piazze della città. “E’ chiaro – ha detto il presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello – che si tratta di una forma di vendita che potrà riguardare solo una fetta limitata del mercato, che però si inserisce nel più ampio progetto di Coldiretti di creare una filiera agricola tutta Italiana, cui, oltre ai mercati dagli agricoltori, daranno il loro contributo aziende che fanno vendita diretta, punti vendita di consorzi agrari, cooperative e agriturismi, per arrivare a realizzare venti mila punti vendita in tutta Italia”.
L’Emilia Romagna è al secondo posto in Italia per numero di mercati degli agricoltori Secondo una ricerca Coldiretti/Agri2000, su oltre 500 farmer’s market presenti a livello nazionale, 71 si trovano nella nostra regione, preceduta dal solo Piemonte, che ne ha 81.
L’attenzione dimostrata dai cittadini verso il rapporto diretto con l’agricoltore conferma la scelta di Coldiretti di voler rafforzare le imprese agricole anche nella loro capacità produttiva e ridurre i costi dei troppi passaggi dal campo alla tavola per garantire un cibo al giusto prezzo per tutti
“E’ fondamentale – ha ricordato Tonello – dimezzare  le intermediazioni e i troppi passaggi dei prodotti agroalimentari dal campo alla tavola, realizzare almeno un farmer’s market per ogni comune e sancire il diritto allo scaffale per i prodotti locali nei supermercati”.
All’incontro, l’on. Anna Maria Bernini ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura “come grande eccellenza nazionale, che Coldiretti ben sottolinea con strumenti efficaci come i farmer’s market di Campagna Amica, che tutelano il produttore e il consumatore, la qualità del prodotto e la difesa dell’ambiente grazie ai prodotti a km0. I prodotti made in Italy – ha detto la candidata del Pdl –  devono essere ben identificabili e per questo abbiamo proposto all’Unione europea l’etichettatura obbligatoria per i nostri prodotti”. Anna Maria Bernini ha anche sottolineato il “rinnovamento tecnologico” dell’agricoltura, inteso come capacità di produrre energie pulite attraverso le biomasse. Tra gli obiettivi principali per lo sviluppo del settore, la candidata del Pdl ha indicato la necessità di “arrivare ad una semplificazione di tutte le norme e i procedimenti burocratici che attualmente pesano sulle imprese agricole”.

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