12 Giugno 2014
CONSUMI: LO STOP ALLA OLIERE TRUCCATE FA BENE ANCHE ALL’EMILIA ROMAGNA

E’ importante anche per l’agricoltura dell’Emilia Romagna lo stop alle oliere truccate nei ristoranti che potranno servire l’extravergine solo in bottiglie dotate di tappo antirabbocco per evitare che possano essere “allungate” o addirittura riempite ex novo con prodotti che nulla hanno a che vedere con quello originario. E’ quanto afferma Coldiretti regionale nel commentare positivamente l’emendamento approvato sul tappo “antirabbocco” alla legge Comunitaria in discussione alla Camera, che ha anche approvato l’aumento del contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate dal 12 al 20 per cento.
Secondo Coldiretti regionale, nel rispetto della normativa comunitaria l’Italia non ha rinunciato questa volta a svolgere il ruolo di leader nella tutela della qualità e della sicurezza alimentare in Europa. Come Coldiretti ha più volte sostenuto, si tratta di salvaguardare prodotti base della dieta mediterranea come l’olio di oliva e la frutta che – sottolinea la maggiore organizzazione dei produttori agricoli – offrono un contributo determinante alla salute dei cittadini e sono realtà produttive da primato nazionale che possono offrire importanti sbocchi occupazionali.
In Emilia Romagna – ricorda Coldiretti – vengono coltivati 3.800 ettari di ulivo per una produzione di olio superiore a un milioni di litri, che in larga parte vanno ad alimentare la produzione di due grandi prodotti a denominazione d’origine, come l’olio di Brisighella e l’olio delle Colline di Romagna.
Altro risultato positivo per l’agricoltura – ricorda Coldiretti – è lo sblocco dei fondi comunitari che consentirà ad Agea di erogare agli agricoltori 81,5 milioni di euro di fondi della Politica agricola comune, dei quali 65 milioni andranno a 6.000 aziende per il pagamento della Domanda Unica 2013 e 16,5 milioni a 2.550 aziende che hanno presentato domanda per lo sviluppo rurale. Si tratta – commenta Coldiretti Emilia Romagna – di una risposta adeguata alle nostre costanti sollecitazioni negli incontri con il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, al quale va un sincero ringraziamento.

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