20 Agosto 2014
UCRAINA: COLDIRETTI, AIUTI UE PER SANZIONI RUSSIA INSUFFICENTI

I 125 milioni complessivamente stanziati dalla Commissione per tutta l’Unione Europea a seguito del blocco delle importazioni in Russia di alcune categorie di prodotti alimentari non sono sufficienti a fronte dei danni diretti e indiretti che si stanno verificando. E’ quanto ha affermato il presidente di Coldiretti Emilia Romagna (che è anche vice-presidente nazionale dell’organizzazione) Mauro Tonello alla riunione operativa sul settore ortofrutticolo convocata dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina dopo le ritorsioni decise da Vladimir Putin che ha deciso per ultimo la chiusura di quattro MacDonald's nel centro di Mosca con la scusa di violazioni sanitarie. Molto dipenderà dalla tempestività e dalle modalità operative che devono ancora essere definite ma già ora si può dire – sottolinea Coldiretti – che dall’intervento restano esclusi alcuni prodotti ortofrutticoli (compresi solo pomodori, carote, cavolo bianco, peperoni, cavolfiori, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, piccoli frutti, uva da tavola e kiwi) ma anche i prodotti diversi dall’ortofrutta ma comunque colpiti dal blocco come carni, pesce e latte e derivati tra i quali ci sono prodotti tipici Made in Italy dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano fino al prosciutto di Parma fortemente danneggiati dall’embargo. Complessivamente si stima che solo per l’Italia – precisa Coldiretti – sono bloccate spedizioni di prodotti agroalimentari dall’Italia per un totale di circa 200 milioni di euro all’anno. Ed in particolare l’export di ortofrutta per un importo di 72 milioni di euro nel 2013, le carni per 61 milioni di euro, latte, formaggi e derivati per 45 milioni di euro e importi più limitati per il pesce. Tardivo, secondo Tonello l’intervento annunciato dal commissario Europeo Dacian Ciolos a sostegno delle pesche e nettarine in crisi per l’anomalo andamento stagionale che ne ha rallentato i consumi e accavallato i periodi di maturazione con l’aggravio del blocco delle importazioni da parte della Russia. A questo punto – sostiene Tonello – per accelerare i tempi per il prodotto in eccesso occorre individuare, oltre alla beneficenza, altre destinazioni come la distillazione e quella energetica. Occorre soprattutto – conclude Tonello – concentrare le risorse disponibili per la promozione a livello nazionale per aumentare l’efficacia di intervento ed evitarne la dispersione.

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