1 Dicembre 2025
PAC: BENE GLI ANTICIPI EROGATI DALLA REGIONE. COLDIRETTI ER: “OSSIGENO PER LE IMPRESE, MA ORA L’EUROPA NON TAGLI GLI AIUTI: IL 18 DICEMBRE SAREMO A BRUXELLES CON AGRICOLTORI”  

Coldiretti Emilia Romagna esprime pieno apprezzamento per l’erogazione da parte della Regione, tramite Agrea, di oltre 215 milioni di euro di anticipi PAC a favore di 36.571 imprese agricole.

«Un intervento fondamentale – sottolinea Coldiretti – che garantisce liquidità immediata in una fase dell’anno particolarmente complessa, caratterizzata da costi di produzione elevati, volatilità dei mercati e impatti crescenti del cambiamento climatico. Bene il lavoro di Agrea e della Regione, che hanno rispettato con precisione le scadenze comunitarie, così come confermato dall’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, che ha rimarcato l’importanza di dare tempestività e certezze alle nostre aziende».

La rapidità nell’erogazione degli anticipi è essenziale per assicurare continuità alle attività aziendali, programmare le prossime campagne colturali e sostenere il reddito delle imprese, soprattutto quelle medio-piccole e delle aree più fragili, che rappresentano la struttura portante dell’agricoltura regionale.

Ora è l’Europa che deve dare risposte chiare. «Il 18 dicembre saremo a Bruxelles insieme a migliaia di agricoltori europei – prosegue Coldiretti – per chiedere che non vengano confermati i tagli alla PAC attualmente discussi nel negoziato sul bilancio europeo. Una riduzione delle risorse avrebbe conseguenze pesantissime su redditi agricoli già sotto pressione e sulla tenuta economica e ambientale dei territori rurali».

«L’agricoltura dell’Emilia-Romagna è un pilastro strategico del sistema agroalimentare nazionale ed europeo: produce qualità, presidia il territorio, garantisce sicurezza alimentare. Colpire la PAC significa indebolire tutto questo».

«Accogliamo quindi positivamente l’impegno della Regione e dell’assessore Mammi – conclude Coldiretti Emilia Romagna –: gli anticipi PAC sono oggi un sostegno indispensabile per migliaia di imprese. Ma mentre qui si lavora per dare risposte concrete, a Bruxelles si discute di tagliare risorse fondamentali per il futuro del nostro settore. Le aziende agricole dell’Emilia-Romagna, comprese quelle delle aree interne, montane e collinari, hanno bisogno di certezze, investimenti, compensazioni adeguate per le aree svantaggiate, sostegno alla transizione ecologica e digitale, semplificazione vera e una PAC forte e ben finanziata. Senza agricoltori non c’è cibo, non c’è qualità e non c’è presidio del territorio».

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