1 Giugno 2011
LA LEGGE DI ORIENTAMENTO COMPIE 10 ANNI

“La Legge di Orientamento è semplicemente la cosa più intelligente fatta fino ad ora”. Così il presidente della Coldiretti, Sergio Marini ha riassunto il senso dell’incontro su “La nuova agricoltura italiana a 10 anni dalla riforma”, promosso a Roma, a Palazzo Rospigliosi, in collaborazione con la Fondazione Univerde.
“Prima sul piano normativo non c’era la possibilità di fare una politica legata al prodotto, di confrontarsi col mercato, di legarsi alle aspettative della gente – ha sottolineato nel suo intervento il presidente della Coldiretti -. Si legava la nostra attività alla semplice produzione del bene primario. Ma l’agricoltura è anche fare la farina, fare il pane e venderlo. La Legge di Orientamento ha stravolto in positivo il nostro fare agricoltura. Ed è una fortuna che nessuno, a cominciare dalla politica, abbia pensato di metterci le mani e peggiorarla”.
Fortemente sostenuta dalla Coldiretti, la legge 228 del 18 maggio 2001 ha allargato i confini dell’attività agricola: dalla semplice attività di coltivazione ed allevamento alla trasformazione aziendale dei prodotti e alla loro vendita in azienda o nei mercati degli agricoltori. Ma anche alla fornitura di servizi alla pubblica amministrazione come i contratti realizzati da molti comuni per la pulizia delle strade dalla neve attraverso l’uso dei trattori o la cura del verde pubblico che spesso viene affidata agli agricoltori.
Per non parlare della nascita delle fattorie didattiche con le convenzioni con le scuole, ma anche degli agriasili e il prossimo arrivo del primo “agriospizio” realizzato da una giovane imprenditrice. Sono stati infatti soprattutto i giovani a cogliere le nuove opportunità. Un agricoltore può produrre e vendere birra ottenuta dal suo orzo o produrre e vendere pane preparato dal proprio grano.
E in dieci anni sono raddoppiati gli agriturismi presenti che hanno superato le diciannovemila unità, sono nate 1.189 fattorie didattiche, decine di agriasili, mentre i mercati degli agricoltori di Campagna Amica sono 715 e oltre 63mila le malghe, cantine, frantoi, cascine dove è possibile acquistare direttamente dai produttori agricoli.
Numeri che danno la cifra del profondo mutamento avvenuto negli ultimi dieci anni nel settore agricolo proprio grazie alla Legge di Orientamento, dando il via ad esperienze innovative e alla proposta di nuovi servizi che hanno mutato il volto del settore e, conseguentemente, la considerazione dei cittadini. Lo dimostrano i risultati del primo Rapporto “Gli Italiani e l’agricoltura - La qualità del cibo e la qualità della vita”, realizzato da Ipr marketing appositamente per l’evento promosso da Coldiretti e Univerde.
Secondo i dati, il 72 per cento degli italiani pensa che gli agricoltori svolgano un ruolo positivo nella tutela dell’ambiente, conservando vive le tradizioni, impedendo la cementificazione, facendo manutenzione del territorio, coltivando cibo biologico e dando lavoro. La metà degli italiani (50 per cento) associa inoltre la campagna a sensazioni di salute e benessere, mentre un altro 33 per cento la abbina idealmente al relax. Solo il 6 per cento pensa che nel verde ci si annoi, e appena l’uno per cento identifica i campi con fatica o allergie.

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