29 Agosto 2015
EXPO: RIENTRO VACANZE, RIPARTE L’HOBBY DELL’ORTO SU 600 MILA ETTARI

Con il rientro dalle vacanze e la ripresa del tran tran quotidiano, riprendono anche le attività e gli hobby casalinghi. Tra questi c’è anche la cura delle piante e l’orto “fai da te”, un’ attività in costante crescita, al punto che in Emilia Romagna le aree verdi destinate ad orti pubblici negli ultimi anni sono cresciute fino a raggiungere il record di 612 mila ettari. È quanto emerso ad Expo a Piazzetta Emilia Romagna dove Coldiretti Giovani Impresa ha portato i Trainer dell’Orto, imprenditori agricoli o tecnici agronomi che si occupano di ambiente e didattica, con comprovata competenza nella coltivazione della terra, in grado di dare consigli pratici agli aspiranti orticoltori sulle tecniche di coltivazione e su dove rifornirsi di mezzi tecnici di produzione, dalle sementi alle piantine, dal concime agli attrezzi. I personal trainer Emanuele Morselli, Valentina Bosco ed Elisa Marzola hanno spiegato ai visitatori di Expo aspiranti contadini come realizzare un orto dietro casa o anche e sul terrazzo, con l’ausilio del “kit del Contadino Giò”, una cassa in legno con terriccio e sistema di irrigazione integrato, di facile utilizzo. Per coltivare direttamente lattughe, pomodori, fagiolini, piante aromatiche – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – non è indispensabile avere un terreno a disposizione. Basta un terrazzo più o meno ampio e un po’ di fantasia
“C si può servire del kit del Contadino Giò messo a punto da Campagna Amica” ha detto la delegata di Coldiretti Giovani Impresa e trainer dell’orto, Valentina Bosco “un vero e proprio orto biologico fuori terra, facilmente assemblabile, con irrigazione autonoma e semplicità di coltivazione, oppure ci si può rivolgere ai centri di giardinaggio e nei garden è possibile trovare tutto ciò che occorre per realizzare un orto in terrazzo”.
Una volta riempiti i vasi dell’apposito terriccio – spiega Coldiretti Emilia Romagna – l’orto è pronto a produrre. Si parte dal seme, se si vuole iniziare da zero, oppure si parte dalle piantine già pronte, acquistabili sempre nei vivai e nei garden (prezzi da 1,20 a 2,00 euro per kit da sei/otto piantine). La gamma di prodotti coltivabili – ricorda Coldiretti – è molto ampia. Si va dalle piante officinali (prezzemolo, basilico, rosmarino, salvia, sedano, menta, origano, santoreggia, per citare le più diffuse) ai vari tipi di lattughe, insalate, radicchio, fino agli ortaggi, come piselli, pomodori, zucchine, cetrioli, peperoni, fagioli, fave e anche le fragole.
Ovviamente per decidere quali coltivare – sottolinea Coldiretti – Emilia Romagna bisogna conoscere la stagionalità dei prodotti, cosa facile con l’aiuto del Trainer dell’Orto o di manuali predisposti da Campagna Amica e calendari delle semine sempre reperibili nei vivai, nei garden e in molte librerie. Nel periodo autunno-invernale – ricorda Coldiretti – oltre alle sempreverdi lattughe, radicchio, rucola e piante officinali, si coltivano ortaggi come cavoli, verze, broccoli, finocchi.
Una volta seminate o trapiantate le piantine in vaso, l’orto da terrazzo va seguito esattamente come quello a terra: innaffiato, concimato e monitorato per verificare l’eventuale insorgere di parassiti, che vanno prontamente combattuti. Una delle caratteristiche degli orti “fai da te” sul terrazzo – sottolinea Coldiretti – è la possibilità di realizzare prodotti biologici, utilizzando concimi e antiparassitari naturali, adatti alle coltivazioni biologiche.
La spesa per iniziare – ricorda ancora Coldiretti regionale – è piuttosto contenuta: tra terra, struttura, vasi, piantine, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare tra i 100 e il 250 euro, secondo soprattutto il tipo di vasi che si intende utilizzare.
Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un passato vissuto in campagna, adesso – rileva Coldiretti Emilia Romagna – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani, che non disdegnano di tornare a scoprire il piacere di produrre alimenti in proprio. In Italia si stima che siano circa centomila coloro che fanno l’orto in proprio.

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI ORTO

L’orto a porter ovvero l’orto da passeggio è forse quello più bizzarro ed è scelto da coloro i quali vogliono essere veramente alla moda. Si tratta - spiega la Coldiretti - di piccoli vasi o bicchieri meglio se in bioplastica con pianticelle da portare in giro e una volta a casa adagiare su un substrato più “comodo”.
L’orto verticale invece è da preferire quando lo spazio scarseggia. Una delle tante soluzioni può essere quella di creare dei pannelli di legno in varie dimensioni con un substrato fertile e tante tasche, che possono essere anche di stoffa, dentro alle quali piantare e coltivare verdure o fiori con radici poco profonde.
L’orto riciclato è l’ideale per coloro che non vogliono sprecare plastica o vetro. Basta inventare un piccolo vaso utilizzando vecchie bottiglie in plastica tagliate, tetrapak, scatole di alluminio,  contenitori in polistirolo ecc per piantare simpatiche piantine da orto da far crescere rispettando l’ambiente.
L’orto in terrazzo è sicuramente il più diffuso in Italia. Anche in poco spazio in terrazzo un bel vaso può ospitare piante officinali, spezie e qualche piccolo ortaggio stando ben attenti all’esposizione solare e alla quantità di acqua da somministrare alle piante.
L’orto rialzato viene scelto - riferisce la Coldiretti - da chi non dispone di un giardino o un lembo di terra, ma ha ampio spazio in cemento da poter sfruttare oppure non è nelle condizioni di potersi chinare per lavorare la terra. Allora si utilizzando dei vasconi, meglio se in legno di cedro in cui poter piantare ortaggi, frutta e fiori.

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