26 Settembre 2015
EXPO: COLDIRETTI SVELATI GLI EFFETTI ANTINVECCHIAMENTO DELLA PERA IGP

I soggetti che consumano da 3 a 5 o più di 5 porzioni al giorno di frutta e verdura presentano una riduzione del rischio di patologie cardiovascolari del 7% e 17% rispettivamente nei confronti di chi consuma meno di 3 porzioni al giorno. E’ uno dei dati emersi nel corso dell’incontro “La pera dell’Emilia Romagna Igp, aspetti produttivi e nutrizionali – incontro con i produttori di Modena” promosso da Coldiretti Emilia Romagna in collaborazione con Fruit Modena Group che si è tenuto oggi ad Expo nel Padiglione Coldiretti nel corso del quale sono state presentate le caratteristiche nutrizionali e nutraceutiche della pera.

“Il basso potere calorico, l’elevato quantitativo di fibra alimentare e il buon contenuto in vitamine, minerali ed antiossidanti – ha detto Cristina Angeloni, docente di biochimica della nutrizione del corso di laurea in Farmacia dell’Università di Bologna – fanno della pera un frutto adatto alla nutrizione di bambini, adulti, anziani e sportivi. Le pere sono lo spuntino ideale e rappresentano un ingrediente eclettico in cucina per preparazioni dolci e salate. Grazie alla presenza di varietà invernali ed estive è un frutto che si può definire ‘di stagione’ tutto l’anno”.
La nutraceutica - ha continuato Angeloni - riconosce, attraverso una rinnovata relazione tra biologia, chimica e medicina, lo stretto rapporto che esiste tra le nostre abitudini alimentari e la nostra salute. Nutraceutico è un termine utilizzato per indicare componenti di alimenti, che forniscono importanti benefici per la salute dell’uomo, non solo in termini conservativi, ma soprattutto preventivi. Le pere sono una fonte significativa di flavonoidi, sostanze con effetti antiossidanti, antiinfiammatori, cardiopreventivi e neuroprotettivi. Per questo la pera potrebbe essere definita un vero e proprio farma-alimento.”

Con quasi 473 mila tonnellate di pere prodotte e oltre 18.mila ettari coltivati – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – l’Emilia Romagna è ai vertici della classifica nazionale della produzione delle pere che in Emilia Romagna trovanop il suo ambiente privilegiato tanto che proprio in regione si produce il 70% delle pere italiane.

Conosciuta fin dai tempi antichi ma scarsamente diffusa a causa delle difficoltà di conservazione – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – la pera ha visto una grande espansione negli anni più recenti. Abate Fetel, Conference, Decana, Max Red Bartlett eWilliam sono le varietà più diffuse tra i consumatori che ne apprezzano le ottime caratteristiche nutrizionali.
“La certificazione dell’Indicazione Geografica Protetta IGP di cui gode la pera dell'Emilia Romagna – ricorda Coldiretti regionale – valorizza la sua unicità e tipicità. Purtroppo, un frutto così ricco di qualità nutritive e gradito al palato dei consumatori non riesce a spuntare un prezzo equo per i produttori che lavorano sottocosto non riuscendo a coprire neanche i costi di produzione. La mancata redditività delle imprese impedisce nuovi investimenti con la grave conseguenza che, negli ultimi quindici anni, la superfice investita a pere in regione si è ridotta di quasi un terzo, dai 29 mila ettari del 2000 ai 21 mila del 2014, mettendo a rischio un patrimonio inestimabile di conoscenza ed esperienza.

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