2 Ottobre 2014
CRISI: EMILIA ROMAGNA, IN AGRICOLTURA È “ROSA” 1 IMPRESA SU 5

Sono 13.387 le imprese agricole guidate da donne in Emilia Romagna, dove più di una azienda su cinque (il 21,9 per cento) nelle campagne è in rosa. E’ quanto emerge dalle elaborazioni di Coldiretti Donne Impresa dell’Emilia Romagna sui dati Unioncamere del giugno 2014, in occasione delle celebrazioni a Roma del sessantesimo anno di costituzione di Coldiretti Donne Impresa, cui partecipa un nutrito gruppo di imprenditrici dell’Emilia Romagna, guidate dalla responsabile nazionale di Donne Impresa, la modenese Lorella Ansaloni.
L’anniversario dell’associazione è stato ricordato a Roma con la prima mostra sul business della tradizione con le innovazioni che hanno trasformato i ricordi del passato in moderne idee imprenditoriali. In Emilia Romagna, dopo quello del commercio il settore agricolo è – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – quello in cui la presenza femminile è maggiore tra le diverse attività economiche.
L’ingresso progressivo delle donne nell’agricoltura italiana – precisa Coldiretti –  è stato favorito dagli effetti della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. La presenza innovativa delle donne è infatti più diffusa nelle attività connesse a quella agricola come la trasformazione dei prodotti, il settore dell'agribenessere, le fattorie sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy fino al protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio.  “Questa multifunzionalità, che è la caratteristica principale delle aziende agricole condotte da donne, genera più occupazione perché sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale per fornire un prodotto o un servizio particolare”, afferma Lorella Ansaloni, responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti. “La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere – conclude Ansaloni – è una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne”.

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