Dal 1° Maggio 2025 su tutte le bottiglie e gli altri contenitori dei vini a IG “Emilia” o “dell’Emilia” sarà obbligatorio apporre il Contrassegno di Stato, possibilità fortemente voluta da Coldiretti per i vini IGT e adottata dal Consorzio Tutela Vini Emilia.
“Sin dalla predisposizione della Legge 238/2016 (testo unico del vino),” dice il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna Marco Allaria Olivieri, “Coldiretti ha sostenuto la possibilità che anche i vini a IGT potessero dotarsi di un sistema di tracciabilità paragonabile ai contrassegni previsti per i vini a Docg e Doc nella direzione di maggior tutela di tutta la filiera fino al consumatore, consentendo di poter verificare e tracciare l’esatta produzione dei vini dal grappolo al bicchiere”.
Operativamente, il funzionamento di gestione dei contrassegni sarà simile a quello (obbligatorio) per le Docg: verranno forniti alle cantine dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato tramite Valoritalia su richiesta delle aziende, che provvederanno ad applicarle sulle bottiglie e su tutti i recipienti confezionati (dal bag in box alla damigiana, se confezionata dal produttore).
“L’applicazione del contrassegno di stato,” prosegue il Direttore Marco Allaria Olivieri, “consentirà di rafforzare la tutela e la tracciabilità dei vini, garantendo il pieno rispetto e la corrispondenza dei quantitativi immessi in commercio con quelli rivendicati dai produttori, eliminando il rischio di prodotti contraffatti”.
Nei contrassegni sarà integrato un QR-Code che rimanda a un applicativo di tracciabilità e comunicazione dell’IPZS nel quale è possibile implementare tutto quanto l’azienda ritenga opportuno comunicare al consumatore: etichetta, certificazioni bio e altre, sostenibilità, storia aziendale, abbinamenti con i cibi, ecc. “L’adozione di un contrassegno di stato emesso dal Poligrafico dello Stato, rispetto ad altri strumenti di tracciabilità”, conclude il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna Marco Allaria Olivieri, “è un’ulteriore tutela per le aziende, poiché la sua contraffazione rappresenta una fattispecie sanzionatoria assai più grave rispetto alla ‘semplice’ irregolarità di etichettatura o rendicontazione”.
Gli uffici Vitivinicoli di Coldiretti sono a disposizione per fornire assistenza alle aziende interessate da queste novità.